Le attuali sirene che permettono di emanare l'allarme generale e, per talune anche l'allarme acqua, sono piazzate prevalentemente su stabili pubblici. Purtroppo non nella totalità dei casi si è riusciti a trovare uno stabile pubblico per installare il dispositivo e quindi si è dovuto far capo a stabili di privati cittadini, che con grande disponibilità e senso civico, hanno acconsentito ad accogliere l'infrastruttura.
Quanto si può scorgere sui tetti degli stabili è solo una parte del dispositivo e cioè le corna che permettono la diffusione del suono. All'interno dello stabile è stato posato un armadio di comando dove trovano posto le batterie per il funzionamento, la struttura elettronica per i segnali d'allarme ed il dispositivo di sgancio tramite segnali radio.
La sirena viene alimentata quindi con delle batterie, mantenute costantemente cariche, che permettono il funzionamento anche in caso di mancanza di corrente.
Nel corso del 2018 verrà effettuato l'ultima fase del potenziamento del dispositivo cantonale d'allarme alla popolazione. Diverse sirene verranno ad aggiungersi alle attuali 391 nuove e moderne installazioni di allarme montate negli ultimi due anni. Con questa ultima fase l'intero territorio cantonale sarà coperto dalle sirene fisse permettendo così di eliminare le ultime sirene mobili ancora in esercizio.
L’attivazione delle stesse è possibile dalle Centrali operative di polizia, dai posti comando dei gestori di sbarramenti idrici oppure direttamente dagli armadi di comando delle singole sirene.
Lo sgancio dell'allarme a distanza è garantito dall’innovativo sistema per telecomandare le sirene denominato POLYALERT, basato sulle reti federali e cantonali Polycom (rete d’intervento della difesa e Rete radio nazionale di sicurezza).